L’acqua e il segno antico della croce sono il contatto ed il riferimento al sacro di tutte queste carte. L’acqua usata, elemento fondamentale per questo intervento pittorico, è acqua benedetta.
Il segno invece è da scoprire, è leggero solo a creare ritmi e disegni nuovi.
Le declinazioni di questi lavori per Nadia Nespoli sono frammenti di un unico ed infinito racconto: segnico, gestuale e organico, cancellato e sempre verticale.
Dunque carte da leggere come pagine di un racconto dove i colori affiorano nel tempo della memoria di un segno di croce. Gesti improvvisi, cancellati dalla luce primaria del bianco.
Nel segno e nel colore, vibrazioni e sogni luminosi dove il segno si imprime sul colore cancellato con il candore di chi cerca ancora figurazioni che hanno urgenza di esprimersi.
Ma è solitudine, soli “nel segno…”
n. 23 carte Tecnica mista
Misure: variabili
Anno di realizzazione: 2019