L’intuizione e la follia del popolo diventano creazione, e Nadia Nespoli ne ricava espressione e linguaggio che rispondono alla religiosità popolare con immagini che non si allontanano mai dalla vita quotidiana perché semplici e di immediata percezione.
Questo lavoro è un pellegrinaggio e un racconto, due percorsi distinti, ma uniti:
edicole sacre ed ex-voto.
Sono tre le edicole sacre di Segnaletica simbolica, sono tre elementi tridimensionali di forma circolare, ricavati da bobine in legno per cavi, sono segnalazione di percorso, per invitare chi cammina a fermarsi e pensare, pregare, fare un atto di devozione. L’immagine pittorica è su carta ed è fatta a pezzi, la cancellazione è di colore azzurro.
Sei sono i cuscinetti in velluto e sono l’iconografia, la meno formale, che si pone tra l’ex voto, segno tangibile a prova di viaggi percorsi, e la reliquia che è ciò che rimane, che viene trattenuto, conservato e sigillato.
Lo stile pittorico non c’è, il manufatto è ridotto ed il suo codice espressivo è diretto e sincero,
solo l’intensità dell’ incontro tra questi frammenti, così riconoscibili, a documentare il silenzio e l’abbandono ritrovati.
Tre dischi in legno a tecnica mista di diametro:
50 cm 122 cm 156 cm. Anno realizzazione 2015
Sei cuscinetti in velluto realizzati e cuciti a mano
anno realizzazione 2015