Un pavimento, una strada, un marciapiede, o solo un cammino interiore. Sentiero è una passatoia lunga sette metri che, srotolata, invita a meditare sul tema del tempo e dell’attesa attiva.
La realizzazione dell’opera ha richiesto una lavorazione lenta e meticolosa. Nadia Nespoli ha impresso sulla superficie ruvida e biancastra della stoffa strati di colori acrilici (primari e complementari) asciugandoli dal pavimento, un particolare procedimento per imprimere un risultato in continuo movimento, ricoprendoli in una fase finale con pastello a olio bianco. Le dimensioni e gli spessori delle aree colorate sfuggono e variano sull’estensione del lavoro. Una leggera stampa a strisce si definisce sulla superficie, risultato di un contatto tra il colore e piccoli quadrati di una stola ad uncinetto, tessuta a mano dalla stessa artista.
Il risultato finale è un Sentiero modellabile, interagibile, dinamico. Non solo il tessuto utilizzato è libero da argini e contorni, ma sfugge anche al contenimento dell’ambiente perché muta la propria vita espositiva ad ogni piccolo tocco o movimento. È un Sentiero vivo, che si può spostare, toccare, calpestare. E toccando la passatoia con le mani o camminandoci sopra a piedi nudi, ci si sporca di bianco.
Il corridoio di tela creato da Nadia Nespoli simboleggia tutto ciò che la parola “sentiero” raccoglie: un caos visivo talvolta sporco, irregolare, deformato da rimaneggiamenti e calpestamenti. Ogni tratto della passatoia è diverso, arricchito da nuove densità e intensità. “Si tratta di pura ricerca e sperimentazione, ricerca di trame e i modi per costruirle”, rivela Nadia Nespoli, “Sentiero si appropria di un cammino senza troppe coordinate: un cammino semplice, ma importante”
Tecnica: tecnica mista su telo in cotone grezzo
Anno di realizzazione: 2022
Misure: cm. 700×70